mercoledì 1 febbraio 2012

l'osteria jazz club "QuattroVenti" per "M'illumino di meno" 2012


Non è il primo anno che partecipiamo al M'illumino di meno cerchiamo di sensibilizzare quanta più gente possibile a far spegnere le luci alle ore 18 del 17 febbraio 2012. Partecipiamo all iniziativa dal Brillo di piu e m illumino di meno con la formula concerto unplugged e illuminazione totale a lume di candela,quest anno ospitiamo il cantautore Mimmo Cavallo con lo spettacolo Quando saremo fratelli uniti

       
  • Presentazione del cd “Quando saremo fratelli uniti” di Mimmo Cavallo scritto con Pino Aprile - costumi di Salvatore Argento (stilista identitario - Napoli) -

    Breve biografia di Mimmo

    Mimmo Cavallo, nato a Lizzano, trova posto e primi locali a Taranto, venti chilometri dalla sua cittadina. Allievo operaio dell’Arsenale militare al mattino, scatenato rocker dal pomeriggio a sera in uno dei tanti scantinati cittadini. Qualche tempo prima aveva provato a resistere insieme con i suoi familiari a Torino, dove era emigrato, ma non c’era stato verso di trattenerlo. Non appena si presenta l’occasione, torna “giù” a casa.

    Diciassettenne, fonda un gruppo, gli Happiness, nome originale e rivoluzionario per quei tempi. Con la sua formazione rifà pezzi di altri e brani originali scritti da lui stesso che, nel frattempo, è diventato anche un ottimo chitarrista.

    Manda audiocassette come fossero biglietti d’auguri. A tutte le case discografiche. Insiste con la Rca, che pubblica per la maggior parte dischi di cantautori: De Gregori, Venditti, Cocciante, Baglioni, Branduardi. Incontra Tonino Coggio, la storia della casa discografica romana. Mimmo viene invitato ad un provino, intona davanti a Coggio e Roberto Davini, un po’ di canzoni. I due produttori vogliono, però, il guizzo. Che arriva quando interpreta ballate dialettali, in una sorta di “meridionalese”. “Questo è quello che cercavamo!”, si sente dire. La casa discografica, però, non è la Rca, ma la Cgd-Sugar che nel frattempo sta investendo anche nel nuovo cantautorato piuttosto che nel solo pop.

    “Siamo meridionali” è il primo disco e il primo botto dell’artista. C’è la grande Mia Martini a prestare la sua voce a una delle perle dell’album, “Ninetta” (nei cori una sconosciuta Fiorella Mannoia, a cui regalerà “Caffè nero bollente”). Bis con “Uh, mammà!”, altre straordinarie ballate, fra le quali spiccano “Anna Anna mia” e “Notte a Roma”. Pubblica un 45 giri, scrive la musica di “Ma che storia è questa” su un testo del grande Enzo Biagi, che vuole la canzone come apertura del suo programma televisivo “La storia d’Italia a fumetti”.

    Nuovo contratto, stavolta con la Fonit: “Stancami stancami musica” (“Giù le mani” e “La civiltà del cotone”). Sua anche la colonna sonora del film “Domani mi sposo” con Renzo Arbore e Luciano De Crescenzo.

    E’ ormai una delle firme più richieste e affidabili. Canteranno sue canzoni nel corso di tutti questi anni, fra gli altri: Mia Martini, Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Ornella Vanoni, Syria, Loredana Berté e Zucchero.

    Pubblica ancora album che registrano una buona accoglienza da parte del pubblico e della critica. L’etichetta, adesso, è la DDD (la stessa di Eros Ramazzotti). Prima “Non voglio essere uno spirito” (“Voglio un amore grande”, “La donna mia”), successivamente “L’incantautore” (“Le donne che amano troppo”, prima in classifica a Radio Italia, e “Non t’arrabbia’ Maria”). Mentre la Warner pubblica una raccolta (“Le più belle canzoni di Mimmo Cavallo”), nel 2011 piazza colpi a sensazione. Pubblica l’opera “Quando saremo fratelli uniti”; è protagonista dello spettacolo teatrale “Terroni” diretto da Roberto D’Alessandro, ispirato dall’omonimo best-seller di Pino Aprile; scrive “Vedo nero”, uno dei successi dell’ultimo album di Zucchero (“Chocabeck”). Ed è solo l’inizio. Del 2011…

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